E’ un test di screening ideato da George Nicolas Papanicolau per la diagnosi precoce delle forme tumorali e pretumorali che possono colpire il collo e il canale dell’utero.
Nella figura 1 si vede una sezione schematica dell’apparato genitale femminile.
Nella figura 2 un particolare ingrandito della Zona giunzionale dalla quale hanno origine le cellule implicate nella storia naturale del tumore del collo dell’utero.
Il Pap test non dà informazioni sugli altri tumori dell’apparato genitale, mentre fornisce solo informazioni non specifiche anche in merito a eventuali infiammazioni, rispetto a un tampone vaginale.
Dopo aver inserito in vagina lo speculum, il ginecologo passa una spatolina sul collo dell’utero (figura tre) ed un cotton-fioc nel canale cervicale (figura quattro) per prelevare due campioni di cellule.
Questi strisciati su un vetrino (figura cinque), verranno poi fissati ed inviati al laboratorio per la lettura.
Il Pap test si fa a 18 anni, se si hanno rapporti sessuali. La frequenza dei successivi dipende dall’età della donna e dall’esito del precedente pap-test.